venerdì 20 settembre 2013

Voglia di studiare portami via: la Motivazione



Non so voi, cari lettori, ma se non ci fosse stata la mamma, non dico ogni mattina (ma quasi), che urlava “Svegliati!!! È ora di andare a scuola!”, seguita dalla classica risposta “urghh, yaaa uuuuooooh non ho voglia!”, non avrei il diploma di scuola superiore.
Come già scritto nel precedente post sto facendo un tirocinio in vista dell’esame Ditals e nella scorsa lezione a cui ho partecipato, ho notato come sia importante per l’apprendimento la motivazione.
In una lezione rivolta a discenti di livello A1, con presenti adulti e adolescenti, osservai come
, non solo sia difficile gestire una classe composta da diversi “profili” di apprendenti, ma anche come la volontà di seguire la lezione, di stare attenti, dipenda dall’avere un obiettivo per cui si decide di seguire tre ore di corso due volte a settimana. Se non è presente nessuna ragione per cui si partecipa a un corso di lingua – e non solo - ma anzi, si è obbligati, è molto facile vedere un aeroplanino di carta volare, seguito magari poi da un secondo che disturberà gli altri compagni di classe.
A seconda delle motivazioni di una classe vengono anche impostate certe lezioni, come quella realizzata nel corso di livello A1 sul tema del lavoro. Un’attività di comprensione su un argomento rivolto chiaramente più agli adulti che agli adolescenti presenti.
Ci possono essere diversi motivi per studiare una lingua straniera tra cui l’interesse per cultura, la volontà di migliorare nella carriera lavorativa/scolastica e il desiderio di integrarsi in un paese diverso dal proprio. Nell’Unità Didattica vengono distinte 6 fasi che portano il discente all’apprendimento. La prima è la motivazione, a seguire la globalità, l’analisi, la sintesi, la riflessione e infine il controllo. Da questo si evince come, senza motivazione non ci possa essere l'apprendimento.

Concludo citando il linguista Paolo Balboni “Essendo la motivazione un pre-requisito per l’apprendimento, ogni tecnica che verrà usata nelle varie fasi dell’unità didattica deve essere impostata in modo da sostenere la motivazione o, se ciò non è possibile, da ridurla il meno possibile”. 


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