Trovo
la poesia
contemplativa
molto suggestiva e affascinante, nello specifico gli haiku del grande
maestro Matsuo
Basho
(1644-1694) mi incantano e mi fanno sognare.
La
caratteristica che più mi colpisce nei suoi componimenti è la
semplicità
delle parole utilizzate per descrivere frangenti di vita quotidiana,
avventure dei suoi innumerevoli viaggi e la natura.
Fra
gli haiku da lui composti ho scelto di mostrarvi uno dei miei
preferiti:
Profumo
di fiori di pruno:
sorge
improvviso il sole
sul
sentiero di montagna.
Con
soli tre versi la mente inizia a vagare e posso sentire il profumo
dei fiori mentre mi lascio avvolgere dai raggi del sole percependone
quasi il calore, apro gli occhi e mi trovo su un sentiero di montagna
immerso in una fitta vegetazione, posso udire e distinguere
chiaramente tutte le voci della natura. A mio parere è questa la strabiliante caratteristica propria degli haiku, riuscire a originare in noi una moltitudine di emozioni con poche parole e immagini. Possiamo fare viaggi carichi di sensazioni lasciandoci guidare nel nostro mondo dai versi magici che leggiamo.
Questi componimenti poetici hanno origini giapponesi, sono formati da tre versi e contano complessivamente diciassette sillabe. Sono poesie dove non viene ricercata una ricchezza lessicale e retorica, ma vengono prediletti toni semplici che però prendono la loro forma e forza proprio da quello che vanno a descrivere, principalmente la natura e le sue stagioni. Queste poesie traggono la loro origine dall'antica tradizione Zen e arrivata a questo punto mi si è aperto un altro immenso mondo costituito dalla cultura giapponese dell'epoca, dai principi del Buddismo e dello Zen.
Ho trovato anche molto interessante confrontare haiku di diversi poeti per vedere cambiamenti di stile e cercare di individuare le caratteristiche peculiari di ciascuno di loro.
Quale è il vostro scrittore di haiku preferito?
quando l'insegui
RispondiEliminala lucciola s'occulta
nel plenilunio
Ryota Yoshikawa