giovedì 5 settembre 2013

Chicchirichì fa il gallo..........

A parer mio una delle più divertenti figure retoriche della nostra lingua è L' onomatopea.
Come indicato dall'etimologia del termine, ὄνομα -ατος «nome» e ποιέω«fare», in linguistica si riferisce ad un "arricchimento" delle capacità espressive della lingua tramite la creazione di elementi linguistici che vogliono suggerire acusticamente, tramite l'imitazione fonetica, l'azione o l'oggetto;

può consistere in un insieme di gruppi fonetici , come per esempio il suono BRR, che sta ad indicare la sensazione di freddo, o una serie di sillabe, patapum ad esempio indica un rumore forte;
a volte si aggiungono desinenze o suffissi (soprattutto nel caso di sostantivi e verbi) per rendere stabili gli elementi: si pensi al verbo bisbigliare, anche se in questi casi non si parla più di onomatopea vera e propria ma di origine onomatopeica.
Un particolare tipo di onomatopea è il fonosimbolismo o simbolismo fonetico, che è la proprietà che posseggono i suoni linguistici di simboleggiare il valore semantico della parola.
Tornando ad un ambito meno "accademico", quello che mi piace di questa figura retorica è il fatto che essa cambia da lingua a lingua e ci fa vedere le differenze su parole che prendono spunto per la loro formazione dallo stesso suono: prendiamo ad esempio il chicchirichì del titolo: in inglese il suo corrispondente è cock-ado-dle-doo..........
Salutandovi vi invito a trovare e condividere con noi le onomatopee italiane e a confrontarle  con i corrispondenti in altre lingue europee e non.

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