martedì 23 luglio 2013

Vorrei una decina di fragole per cortesia. Certamente Sig.na, ecco a lei le albicocche.


 http://www.runu.it/wp-content/uploads/2013/06/comunicazione_efficace.jpg


  La comunicazione è una parte fondamentale della nostra vita ed è essenziale che sia efficace e corretta.
  
 
Molto spesso però non è così, basti pensare ai malintesi che si vengono a creare quanto stiamo dialogando con qualcuno e proprio la scorsa settimana mentre stavo lavorando (sto facendo il tirocinio formativo in farmacia) mi sono ritrovata in una situazione del genere: arriva un signore con delle ricette, pongo la solita domanda ovvero se prende le specialità farmaceutiche oppure i generici e ottengo questa risposta “Si, prendo le specialità non voglio gli alternativi” quindi vado a prendere tutte le medicine, torno al banco, faccio il conto e alla fine mi dice che non gli torna perché lui in genere non paga quasi niente di ticket..conclusione della storia prendeva tutti i generici e non le specialità!
Tralasciando le imprecazioni, gentilmente taciute, ho deciso in questo post di riassumere molto brevemente i vari elementi del processo comunicativo.

Rifacendomi sempre al fatto appena narrato io sono l'emittente, il cliente il destinatario e la mia domanda è il messaggio da comunicare che giunge al destinatario attraverso un canale (in questo caso è un canale naturale, l'aria ovvero le onde sonore). Fondamentale per una precisa ed esauriente comunicazione è il codice impiegato per trasmettere il messaggio: possono essere ad esempio simboli, disegni, sequenze numeriche ma la cosa importante è conoscere ed eventualmente spiegare al mittente le regole basilari dei codici che utilizziamo. Quest'ultimi sono creati da delle convenzioni indi per cui delle volte ci possono essere dei problemi di comunicazione, come nel caso specifico che il cliente considerava, erroneamente, le specialità farmaceutiche i farmaci generici.
Il messaggio deve essere adeguato al destinatario ovvero dobbiamo accuratamente scegliere le parole da utilizzare e le cose da dire. Il codice con il quale è espresso il messaggio deve essere noto al destinatario, il registro formale o informale deve essere cambiato a seconda delle situazioni in cui ci troviamo a comunicare e infine dobbiamo modulare le informazioni a seconda della conoscenza che il destinatario ha sull'argomento oggetto del messaggio.

Quello scritto fino ad adesso riguarda il linguaggio verbale ma ci sono anche i linguaggi non verbali che a seconda dell'organo che è coinvolto nella percezione dei segni possono essere suddivisi in visivi, sonori e tattili. Ma questo è un altro immenso e affascinante mondo!

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