martedì 18 giugno 2013

Ascoltando la Nonna... e la Zia


Mancano pochi giorni alla fine della primavera, e mi è venuta in mente una poesia che mia nonna e mia zia mi recitarono durante una discussione sulla loro vita a scuola. “Alle elementari ci facevano lavorare tanto! L’elementari di una volta, valgono come le medie di ora”. Una poesia che sarebbe più appropriata per l’inizio della stagione primaverile, più che per la sua fine.


La versione di mia nonna.
Che dice la pioggerellina
Di marzo, che picchia argentina
Sui tegoli vecchi
Del tetto, sul fico e sul moro
Ornati di gèmmule d’oro?
Passata è l’uggiosa invernata,
Passata, passata!
Di là dalla nuvola nera,
Di là dalla nuvola bigia
Che in cielo si pigia,
Domani uscira’ Primavera


Subito dopo averla sentita, andai a controllare su internet per vedere di chi fosse la poesia e se era stata citata da mia nonna in maniera corretta e completa. Dopo aver scoperto che mancavano molti versi, andai a dirlo a mia nonna la quale mi disse “Oh citto, ma ho quasi novant’anni io!”.

Quella che segue è l’intera poesia “Che dice la pioggerellina di marzo?” di Angelo Silvio Novaro.

Che dice la pioggerellina di marzo?


Che dice la pioggerellina
Di marzo, che picchia argentina
Sui tegoli vecchi
Del tetto, sui bruscoli secchi
Dell’orto, sul fico e sul moro
Ornati di gèmmule d’oro?
Passata è l’uggiosa invernata,
Passata, passata!
Di fuor dalla nuvola nera,
Di fuor dalla nuvola bigia
Che in cielo si pigia,
Domani uscira’ Primavera
Guernita di gemme e di gale,
Di lucido sole,
Di fresche viole,
Di primule rosse, di battiti d’ali,
Di nidi,
Di gridi,
Di rondini ed anche
Di stelle di mandorlo, bianche......
Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto, sul fico e sul moro
Ornati di gèmmule d’oro?
Ciò canta, ciò dice:
E il cuor che l’ascolta è felice.
Che dice la pioggerellina
Di marzo, che picchia argentina
Sui tegoli vecchi
Del tetto, sui bruscoli secchi
Dell’ orto.


Oggi l’autore altererebbe il termine “pioggia” con un accrescitivo più che con un diminutivo, ma lasciando da parte quest’ultima primavera piovosa, ho scritto questo post per sottolineare l’importanza di parlare con i propri nonni/e, fonte di conoscenze e di saggezze.
Come dice un proverbio senegalese: un anziano che muore è una biblioteca che brucia.

Se anche voi siete a conoscenza di un particolare "passo di un libro", acquisito ascoltando i propri parenti, scriveteci e condividetelo con noi. 

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